PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
GAF
Pubblicata il 01/05/2003
Il mondo si è fermato
è in ginocchio per un attentato,
la terra piange i suoi morti
crollano anche i più forti
di fronte a questa sconfitta
di una nazione trafitta.
Arriva una telefonata
è una voce disperata,
racconta i suoi ultimi minuti
gli attimi di angoscia vissuti
è l’ultima testimonianza
di questa tragica mattanza.
Le torre gemelle resistono
ma dopo un po’ a terra finiscono,
se prima si poteva sperare
ora non c’è più niente da fare,
macerie, polvere
rabbia da vendere.
L’America fa i conti con il destino
piange come un bambino,
in due è piegata
e la pace si è incrinata,
la grande mela è ferita
troppo grande è la partita.
È follia pura
architettare una così grande sciagura.
Tutto finisce in un secondo
dinnanzi gli occhi impotenti del modo
che sta fermo lì a guardare
senza che un dito possa alzare.
La tragedia è consumata
in pochi minuti la vita è cambiata,
il mondo è mutato
triste e sconsolato,
non resta che aspettare gli eventi
prepararci a mesti momenti,
con il cuore impreparato
andremo incontro al fato
ma nulla ci impedisce di pregare
perché la pace non venga a mancare
perché a questa ecatombe
non si risponda con le bombe,
una guerra non serve a niente
non riporta in vita questa gente.
Dobbiamo solo imparare
che ogni popolo e nazione è da rispettare
e per il quieto vivere
varie razze imparino a convivere.



Questa poesia non rende giustizia ai fatti realmente accaduti
ma è il mio modo di dire NON DIMENTICHIAMO!!!

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...nella polvere resta
il lamentoso
mio pianto

L.

il 01/05/2003 alle 22:18

se si vuole veramente rendere giustizia hai morti del 11 settembre, non bisogna semplicemtne piangere e non dimenticare, ma bisogna capire il reale progetto che è stato dietro a quel fatto che ha portato come fredda e meditata conseguenza prima alla guerra in afghanistan e poi a quella in iraq per il comando del petrolio!
ogni altra forma di pietismo non serve a niente, servirà solo a contuinuare a nascondere la verità e far si che tali eventi si ripropongano, quando serviranno per i disegni politici, per sviare e sistemare le difficolta economiche interne di un a paese.

il 01/05/2003 alle 23:04
GAF

11 SETTEMBRE 2002

Immagini scolpite
nella mente
tornano
agli occhi
della memoria.
Le lacrime di oggi
han lo stesso sapore
di quelle di ieri.
Echi lontani
di voci perdute
riaffiorano dalla terra
gridando all’indifferenza
di non dimenticare

Baci
Elisabetta

il 02/05/2003 alle 07:32
GAF

Scusa hai letto la sezione in cui ho messo la poesia??
PAROLE DI PACE!
sai mentre vedevo le torri che andavano giù non mi sono posta la domanda del perchè tutto questo accadeva,io vedevo solo gente morire,vedevo panico e atrocità come potevo pensare all'aspetto politico di fronte a tutto questo?? Per farti capire meglio la poesia è nata proprio l'11 settembre 2001 è stata una reazione immediata all'orrore al quale assistevamo la politica non c'entra con l'aspetto umano della faccenda,cmq mi fa piacere che tu abbia voluto rimarcare anche questo lato.
Ti abbraccio
Elisabetta

il 02/05/2003 alle 07:41