Quando penso al passato, a quel che sono stato, ai giorni andati, alle stagioni spente, mi vien voglia di prendermene cura, il passato è un bambino appena nato. Ogni giorno, ogni momento è stato prezioso, e questo presente resta a guardare con un pizzico di nostalgia.
Oggi c'è molto da fare, tentare di restare tutti interi, il presente è una cipolla che strato dopo strato si sfalda, consumandosi. Il mio mondo è così: un bambino da prendersi cura e una cipolla che fa piangere lacrime di soffice nostalgia.
Tutto ciò che voglio mi proietta verso quel bambino perché il futuro non esiste, prima non lo sapevo. Alzo lo sguardo verso il cielo azzurro di gennaio e tento di volare ma non è possibile, piccoli stormi di uccelli migratori piroettano in lontananza, forme d'arte che il giorno disegna nella sua tela infinita.