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Pubblicata il 13/12/2023
Se non posso adesso,
quando riuscirò mai
ad incollare le stesse parole
in un senso diverso?
anni trascorsi a ricercarti nelle mie vene,
ad abbassare pudicamente la tensione
per la paura che gli altri sapessero
e riconoscessero la mia tentennante indecenza.
Noi siamo mai stati una coppia?
siamo mai stati madre e bambino?
siamo mai riusciti ad ingannare il tempo
fermato alla tua giovinezza
ed al mio inseguirla?
sono stato per anni il tuo amante segreto
il tuo uomo in fasce,
la tua aspirazione ad un uomo diverso.
non ho avuto tempo per raggiungerti
ed ho penato.
sarà così in eterno?
volevo essere io a farti felice
e renderti finalmente in pace con la nostra vita,
ma le stagioni del nostro esistere
si divaricavano ed io non ce l’ho fatta più,
più io diventavo uomo,
più tu avevi bisogno di riposo,
aggredivo le parole e tu
ti scioglievi tra le mie braccia, madre.
eterna mia solitudine,
in te ho trovato il motore della mia vita,
ma nel senso sbagliato,
con te non dovevo scoprirla
ma eguagliarla
e superarne il dolore
e non ce l’ho fatta,
fortunatamente.
madre, mi manca quel tuo sguardo di rabbia e di delusione
che evocava la mia forza, la mia reazione,
ma ho continuato a deludere,
ad essere tradito da un sentimento impossibile e non raggiungibile.
non sono mai stato alla pari,
non ho mai raggiunto nessuna altra,
come con te come di te.
madre amatissima vuoi perdonarmi
e lasciare che il tempo batta con la mia età,
puoi farcela?
puoi lasciarmi andare per le mie strade
e fare finta che io sia esistito un tempo,
nel mio tempo e nel tempo passato?
mi porterò per sempre quella tua nostalgia addosso
quella depositata tristezza ed abbandono dei giorni?
ora, solo adesso, potrei liberarmi
della mia recondita promessa
ed accettare mille volte ed ancora,
di non essere riuscito
dove nessuno sano è mai esistito
ed esiste ancora.

catania, 11 dicembre 2023
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