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Pubblicata il 12/12/2023
Una
spirituale luce
affila
il profilo
dei monti.
oggi
di certo
noi
siederemo
sul
prato
in riva al fiume.

lento
il sole
cammina
per l'uliveto
e ricama
ombre leggere
alle pietre.
in questa
pace
azzurra
distesa
sulla terra,
finalmente
sento
di non
più
appartenermi.

mio male
era
la solitudine
che mi
teneva
distinto
da queste
creature
vive.
- O Dio,
comprendimi
tu che
portasti
lo scherno
di nostra
ragione:

non piansi
il tuo
dono,
né alcun
pentimento,
provai
solo a sentirmi
creatura;
dietro
la siepe
che
chiudeva
il mio
orto
piansi.
ora
ti sento
adagiato
sulla terra
come
uno
di noi
e
mi tieni
vicino.
ora sento
la tua
divina
presenza
una dimora
nuova
innalzata
al cielo,
tu
qual
divino tempio
finalmente
mi abiti
o mio
prigioniero,
gesù
......
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