PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/04/2003
Quando ti addormenti
nudo nel letto
dopo l'amore
stringendomi
fra le tue braccia,
quando sono certa
che non ti sveglierai.
mi allontano da te e ti guardo.
Dormi come un bambino
e non vedo in te
l'uomo sicuro
che allontana l'intimità
con le parole.
E ti vedo indifeso
tanto che vorrei dirti:
"Non avere paura...
non avere paura d'amare"
Allungo la mano
per accarezzarti i capelli,
ma la ritiro, perchè
temo che tu ti svegli
e tu veda lo sguardo
d'amore nei miei occhi.
L'amore che non vuoi
e non sai quante carezze
vorrei darti,
quanto vorrei stringere
la tua testa sul mio seno
e consolarti
e dirti che
le tue avventure
non riempiranno quel vuoto
e quel dolore
che hai nell'anima,
che io sento
quando mi baci
quando mi stringi.
Stai soltanto fuggendo,
da te stesso,
io sono una delle tante,
lo so,
e vorrei essere speciale,
ma tu non vuoi vedermi
e non mi guardi mai negli occhi.
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Caro occam, il discorso sarebbe molto molto lungo.Provo ad iniziare. Prima di tutto ti chiedo perchè consideri il sentimento come un'arma in mano ad una donna? Un sentimento, per dirla nel modo più semplice è qualcosa che ti scalda il cuore. Scalda il cuore di chi lo prova e di chi lo riceve. Purtroppo molte persone sono chiuse ai sentimenti e soprattutto alle emozioni e per la maggior parte si tratta di uomini.
Io capisco benissimo la vostra storia, non siete stati abituati ad esprimerli, è un fatto atavico, ma i tempi stanno cambiando. Vedi quanti poeti ?
Io non sono più giovanissima e sono stata vicino ad uomini a cominciare dal padre, fratello, per finire col marito, che non riuscivano ad esprimere i loro sentimenti. Si doveva indovinarli. L' uomo è indifeso ed insicuro perchè forse teme di essere sopraffatto. Ma come è bello essere sopraffatti !!!
E poi nell' amore ci si può dare e riprendere , non è facile imparare ad assaporare la gioia dell' attimo. Ho impiegato una vita!!! Avevo anche io paura , eccome se ne avevo, ecco perchè comprendo la paura degli altri, frenavo le lacrime , la commozione, mi sentivo una "donnicciola" come diceva mio padre con aria superiore. Poi, attraverso tante vicende, ho scoperto che è così bello avere un cuore che palpita, che "sente" e si lascia andare a quello che prova. La vita ritorna. La gioia ritorna ed anche l'entusiasmo. E sono felice di essere una "donnicciola", di avere dei sentimenti, perchè questo mi permette di comunicare , di essere quella che sono, di essere vera. Cosa che ho sempre cercato.
Mi spiace che tu consideri il sentimento un'arma, perchè ti privi di sensazioni dolci e tenere. Ti scriverò un brano bellissimo, non so se lo conosci, quindi riceverai un' altro messaggio, mi ci vuole un po' di tempo a copiarlo. comunque grazie del commento e grazie perchè leggi le mie poesie da "donnicciola".
Credo che tu sia veramente una cara persona piena di sentimento e di emozioni :-))

Ti abbraccio

Teresa

il 30/04/2003 alle 18:37

Ecco il brano:

Non mi interessa che cosa fai per guadagnarti da vivere. Voglio sapere quale sia il desiderio che ti brucia nel cuore , e se osi sognare di trovarti davanti al tuo desiderio più profondo.

Non mi interessa la tua età. Voglio sapere se rischierai di fare la figura del fesso per amore , per il tuo sogno, per l'avventura di essere vivo.

Non mi interessa quanti pianeti hai in quadratura alla Luna. Voglio sapere se hai toccato il cuore del tuo dolore , e se i tradimenti della vita ti hanno aperto, o se ti hanno solo appassito e chiuso per paura di soffrire ancora! Voglio sapere se puoi sostenere il dolore, il tuo e il mio, senza adoperarti per nasconderlo, velarlo o cercare un rimedio. Voglio sapere se puoi essere nella gioia, la tua e la mia, se puoi ballare con abbandono e permettere che l'estasi ti riempia fino alla punta delle tue dita senza consigliare la cautela, il realismo o il ricordare i limiti della condizione umana.

Non mi interessa se quello che racconti è vero. voglio sapere se puoi deludere un altro per essere fedele a te stesso; se puoi sopportare l'accusa di essere un traditore e non tradire la tua anima. Volgio sapere se puoi essere fedele e quindi affidabile. Voglio sapere se puoi riconoscere la bellezza anche se non è bello e se puoi trarre la tua forza sulle rive del lago e urlare alla luna piena " Sì".

Non mi interessa dove vivi e quanti soldi hai. Voglio sapere , se dopo una notte di dolore e disperazione, ti puoi alzare stanco e ferito nel profondo per fare ciò che deve essere fatto per i tuoi filgi.

Non mi interessa chi conosci e come sei arrivato qui. Voglio sapere se ti metterai al centro del fuoco con me senza tirarti indietro.

Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai studiato. Voglio sapere che cosa ti sostiene dentro quando tutto il resto viene a mancare . Voglio sapere se puoi essere solo con te stesso e se ti piace veramente la compagnia che ti ritrovi nei momenti di vuoto.

Orion Mountain Dreamer

Sciamano indiano d' America

il 30/04/2003 alle 18:55

...l'amore è raggio di sole
smarrito in banchi di sofferenza
prezioso perchè
infinitamente raro

un bacio
L.

il 30/04/2003 alle 21:22

Caro banny
ti sei accorto che è più facile cantare l' amore quando non si ha che quando siamo felici?
E mi sono anche accorta che scelgo da mandare a PoeticHouse le poesie più tristi. Devo riflettere su questa cosa....-)) Forse una leggera vene di masochismo? L' ho riconosciuta in me...
Comunque finisco con i versi di una mia carissima amica napoletana:

Aizo l' uoocchie 'ncielo e 'o cielo dice:
" Nun he 'a suffrì si nun te sient'amata
che si è l' ammore che te fa felice
chill'è l' ammore che tu stessa è dato!"

E credo che il cielo abbia veramente ragione!

Ti abbraccio

Teresa

il 30/04/2003 alle 21:42

Scrivo anche a te una poesia napoletana , bellissima , di una mia cara amica, spero che tu la capisca...ma se non capisci tutto il senso, ne puoi sentire la musicalità:

"Nun te 'nquartà, nun te fa 'o sanghe amaro
si quaccheduno 'evvote te tradisce
che quanto cchiu t'è frato e cchiu t'è caro
cchiu 'o mmale che te fa nun 'o capisce.

Forze starrà mettenno 'e mann' annanze
che murmurea 'na voce dint' 'a recchia:
" nun t'he a fidà, nun hè 'a tene' speranza
' o munno è malamente , è storia vecchia."

Forse strarra' annascuso a quacche pizzo
areto a quacche porta 'nfunno 'o core,
astritto, che 'o delore nun se 'mpizza
e lla 'nce po' resta' 'fino a che more.


' A vita l' avvaria feruto a morte
'o mmale l' avaria pigliato 'mira
e mmo 'a paura è ancora accussi forte
picciò t' accire primma che l' acciri.

Nun le può ddi alluccando c'ha sbagliato
nun 'o scetà nun scarubà 'sta casa,
dint' a 'stu posto addo' s'è arreparato
cammina 'ncopp' 'e ponte si ce trase.

Puortele sciure, arapele 'e ffeneste
dille che 'nce sta 'o sole mmiezo 'a via
e po' cu la pazienza che te resta
perduona e arraccummannacillo a Ddio.

Un bacio

Teresa

il 30/04/2003 alle 21:59

....poesia particolarmente vera...direi sentita...Mi piacerebbe dire che cita alcuni "luoghi comuni"...quasi li esaspera..però credo che non sia così.
Il gioco dei ruoli, al femminile e al maschile, è solo un gioco....come tutti i giochi ad un certo punto deve lasciare spazio alle cose vere, reali.
Questo per dirti che non esiste che "l'omo è omo e la donna è donna" ..siamo semplicemente uguali, con meccanismi diversi a secondo delle situazioni...
...Il gioco è la componente iniziale poi via via le caratteristiche iniziali vengono sostituite con altri naturali comportamenti e considerazioni.
Quanto splendidamente raccontato dai tuoi versi è il racconto di quando il gioco non finisce mai...o non lo si vuol far finire...per comodità...per paura...per insicurezza.
Bei versi e direi...unisex...:)

A rileggerti...brava.

Hola
Marco

il 30/04/2003 alle 23:14

Caro Marco hai ragione...era un gioco che non finiva e che forse non è ancora finito, ma è un gioco. A me piacciono le emozioni esasperate , le so vivere intensamente, anche da sola. Me le creo, me le vivo e l'altro scompare..è solo una scintilla .
Tutto perchè quando sono innamorata vibro e mi sento viva..La perfezione non si trova e non si troverà mai ..ma gli uomini continuano a darmi emozioni..Che cosa ci posso fare? :-))

Grazie per i complimenti
e un bacio


Teresa

il 30/04/2003 alle 23:32

...la perfezione è il pensiero di un attimo..
..trascorso questo riappare il difetto...

..la perfezione è ciò che più ci piace fare in quel momento...

Hola
Marco

il 01/05/2003 alle 00:20

Sono contenta che ti sia piaciuto il brano dello sciamano. Ogni volta che lo leggo mi riporta a quello che vorrei essere e che cerco sempre di essere.
Viva , me stessa , vibrante dei mie sentimenti e delle mie emozioni, ma soprattutto vera. E' una lunga strada quella per imparare ad essere veri ed io ci sto provando con risultati talvolta buoni, talvolta incerti. Ma continuo a provare e non mi pento mai...

Grazie Tina e un caldo abbraccio anche a te

Teresa

il 01/05/2003 alle 00:22