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Pubblicata il 30/04/2003
Un canto d'amore dedicato alla ragazza che più amo nella mia vita. La prima persona umana che è entrata nella mia vita come il primo raggio di luce che la mattina si posa sul viso dopo una lunga notte di buio e tenebre. Che col suo sguardo e il suo sorriso ha trasformato l'inferno di questa vita in un bellissimo paradiso. La mia piccola Angela. La prima del mio paradiso.

"Angela mia, germoglio mio d'amore,
puro angelo, ch'in donna t'umiliasti
e alla cui la virtù tua diede onore;
tu, che di lor regina diventasti,
sei 'l core del cor mio di questa vita
dove 'l tuo nome d'angelo forgiasti.
La tua bellezza a la bellezza invita.
Rosa purpurea o di rosso vermiglio
stupisci ancora l'alma mia stupita.
Due astri risplendon in ogni tuo ciglio,
comuni a tutti ma rari nel mondo
alla cui vista ancor mi maraviglio.
Per te, che rendi raro ogni secondo,
molte volte, ogne volto si dipigne
vedendo 'l volto tuo così giocondo.
Per te, ogne astro del cielo s'accigne
a mostrare la luce sua più bella
così 'l volto tuo di puro si cigne.
Per te, che sei la più lucente stella,
firma preziosa di quel firmamento
ch'ogni sera dei tuoi rai si costella,
plumbea divien pur la luna d'argento,
tant'abbagliante e aùrea è l'auréa tua
ch'anche 'l sol non par più così veemento.
Madre natura, da virtute sua,
prostrasi ai pie' di siffatta creatura,
che s'ebbe a visione in nessuna prua
tant'è alta l'alma tua ch'in tua fattura
consistono amor sommo, alta virtù,
somma bontà e magnificenza pura:
mai di tanta bellezza in terra ci fu.
Fuoriescon fuori i fiori a farti omaggio
tutti chinati coi petali in giù,
ma tra tutti sei tu 'l fiore di maggio
che profumi di sì tanto candore
ch'anche l'aria si quieta a quell'oleaggio
che riaccende la vita con l'amore,
tant'eccelsa e sublime è la tua essenza
che 'l star con te procura gaudio e onore.
Giubila ogn'alma viva a tua presenza,
ritorna a ridere ogni ragion trista!
Sicura cura più d'ogne altra scienza,
intendo dir che solo alla tua vista
germoglia nel cor quel senso di speme
che tu, come madonna d'un artista,
col tuo sguardo pianti fin dal seme,
talmente vigoroso e potente è
che come 'l sole brilla nel suo insieme.
Sette son i rai che parton da te:
la virtute, la gioia e la bontate
di questi, son soltanto i primi tre;
poi altre ancor da te vengon mostrate
che son tutti sorgenti d'ogne vita,
ma fra tutti l'eccelso è la pietate.
I' che ti parlo or qui con voce ardita,
provo sì tanta paura e tant'affetto
che mi perdo nella grazia infinita
che vedo quando sono al tuo cospetto,
sì che m'è arduo mover la tal favella
che è mossa dall'amor che c'è in mio petto.
Angela, sei realmente così bella
non sol nel corpo ma pure nell'alma,
ch'ogni sorriso tuo presto cancella
ogn'ardire, rendendo così calma
la passione che mi cresce qui dentro,
che morrà al divenir d'una arda salma.
Tu, già posta sei nel mio cor lì al centro,
nobilizzato inver l'hai così tanto
che niuna potè entrare più l'addentro.
Tu, solenne sei sì ch'anche 'l tuo pianto
sembra un sacro rio d'acqua cristallina
che puro sgorga dagli occhi tuoi d'incanto.
Tu, mia piccola donna e alta bambina,
sei vital come l'acqua nel diserto,
che rinfresca 'l meschino che cammina
e che torna a viver col cor aperto,
mentr'urla e ride per la gran letizia
d'aver la fonte di vita scoperto.
Amore mio, sorgente di delizia,
e sì dolce e sì nivea la tua pelle
ch'odora tutta di frutta primizia,
che non sol mosse 'l mio posse di velle
scandir l'istanti coi miei dolci baci
in su ai tuoi piè fin le gote belle,
ma tanto son le tue essenze mordaci
si che la psiche è sotto una magia
c'ha reso i miei istinti assai audaci;
tant'è dolce e tant'è grande la malia
che suscita pur il tuo dolce sguardo
e l'amor, che la morte scaccia via!
Se'l mio loquar ti sembra sì goffardo
e chè mi scorgo avanti alla mia musa
ch'ispira i versi del mio cor testardo.
T'ama inver tanto la mia mente ottusa
che d'ogni sogno se' protagonista
mutando ovvia realtà in sequenza astrusa.
Molti tumulti affioran alla vista
del tuo corpo così tanto bramato
che per tal luce da lungi s'avvista:
le labbra tue, ch'i' non ho mai baciato,
son profumate e rosa come rose
che'l pensar di baciarle mozza 'l fiato;
le perle del tuo petto son formose,
saranno 'l latte della tua creatura
e per tale son intime e preziose;
la tua voce è l'inno alla natura,
splendido canto d'un bell' usignòlo
dall'anima candida, dolce e pura;
i tuoi capelli son com'un lenzuolo
formato da fil di rame e d'argento
che sembran oro quando stanno in volo.
Amore mio, ho riacceso 'l mio cor spento
per dedicarti di cotanta lode
il più bel fior di tanto sentimento,
con la speme che mentre 'l tuo cor ode
il parlar del mio cuore, possa velle
dar un po' d'amor al mio cor che gode
a donarti este mie belle novelle,
poichè questo solamente è 'l mio cuore,
puro e disposto a salire le stelle
per te, che 'l seme sei di questo fiore,
per te, Angela, splendente, grande e pura
per te, che sei 'l mio vero e unico amore."

Nicolò Cappello Andrea
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