Eppure
io sento
una certezza
legarmi
a questo
luogo
solitario,
ove
ogni volto
è segnato
da questa
condanna
d'esistere.
anch'egli
è dovuto
tornare
fra noi
dal
mortal regno
in
cotesto
impietoso
sgorgare
di sangue.
furono
le nostre
mani,
le nostre
labbra,
che .
ne hanno
consumato
il cadavere,
a ridargli
la vita:
egli
ormai
non può
più morire.
certezza
che lega
perfino
le pietre
al loro
essenziale
istinto:
potere
d'una
magia
che erompe
da noi
mentre
un reticolato
di pensieri
ci esilia......
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