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Pubblicata il 17/11/2023
Nel vasto politeama del mondo
il clima pavonesco danza
come orchestra di vento,
che incanta nello sgomento!
la terra,
palcoscenico mutevole
ospita quel cambiamento,
come musical commedy,
una tranche di tormento.
l'oceano,
come un pittore abile
ma distratto
dipinge ornamenti di frastagli
contro imprudenti scogli
a inabissarli nelle sue acque
col suo nuovo stile,
ameni sfide!
le correnti,
come tersicoree in scena
avvicendano ritmo
e movimenti senza pena,
pericolosa avanscena!
il sole,
come signore dorato
un altero regale
dirige il suo calore,
senza uguale!
mentre la pioggia,
spruzza e crea a catinelle
come folle artista
i suoi schizzi bagnati
dal petricore che affonda,
nel volume che esonda!
l'aria,
come compositore
di flauto traverso,
senza una fine
scrive nuove note
nel suo vasto confine!
e le verdi montagne,
come giganti imponenti
scolpiscono il paesaggio
con gesti possenti.
ma l'uomo,
come un intruso smemorato
altera questo equilibrio
tutto sconcertato!
col suo sregolato progresso, inarrestabile
lascia il pianeta
in uno stato instabile!
così il clima,
come un'opera bizzarra
si trasforma per noi
in un nuovo dramma dato in arra!
e mentre la natura
cerca di resistere,
l'uomo dovrebbe
agire per non disperdere!
oh, al bivio di questa storia,
una scelta memorabile
dobbiamo affrontare
e ritrovare saggezza
che ci ha abbandonato,
dobbiamo ammantare!
oh, per salvare questa Terra
bisogna agire con coscienza
con la mente e con il cuore,
bisogna liberarla dall'anteguerra
che poi scivola in guerra!
rispettare la natura
che ci ha generato,
affinché possa ancora
regalare quel futuro ben sperato!
dare voce alle voci
di chi è stato oppresso,
per proteggere gli esseri
che sono stati messi
a rischio espresso!
perché il clima
come fiore delicato,
ha bisogno di cure
per non soccombere abbagliato!
e come sinfonia, uniti,
dobbiamo suonare,
per onorare la bellezza
che il mondo sa creare!
il finale è nelle nostre mani.
noi siamo gli autori,
dovremo scrivere una storia
che cancelli gli orrori!
rinveniamo in armonia
la vera essenza della vita
senza quella sporca ipocrisia,
in questo marasma consunto
del consumismo esaltato
alterando quel clima ammalato,
in questo vasto politeama
del mondo,
dove il clima pavonesco
danza in discordanza
una fievole baldanza
che pian piano sbiadisce
la sua dolce fragranza.

©Laura Lapietra
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