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Pubblicata il 14/11/2023
Nato tra le piaghe di un già stanco
e sbagliato presente
non riusciva a tenere il passo
in ambienti troppo chiusi ,
dall' aria rarefatta
né a mettere sgambetti .
inciampava nei blocchi di paure rimandate,
che abitavano in lui
come ospiti indesiderati,
tra originarie circostanze sfavorevoli
e ereditaria indole predisposta.
nell'incurante attesa aspettava qualcosa lasciandosi andare
come una busta vuota che va
svolazzando al passaggio delle incuranti
auto in corsa.
buttando giù tutti i sensi
nella vita e poi nel vuoto
e caduta dopo caduta
si accumularono lividi sul tempo.

fino al tonfo sordo dei suoi occhi
nell' impatto sull'alba di vivida neve ardente,
che spalancò l'anima
sull' immensità pura di verginea
gioia primordiale ,
e il peso della vita fu sommerso
sotto il bianco immacolato del momento.
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Forte

il 15/11/2023 alle 10:54