echi di voci
valicano distanze.
arabeschi di luce
filtrano tra i pampini porpora e oro.
finita è la vendemmia.
le donne si avviano
nella luce violenta
dell’acceso tramonto
odorose di mosto e di sudore.
recano sulle loro labbra
il grappolo di negramaro
sfuggito alle cesoie,
le loro mani a conca
il calice più ambito dagli dei.
feritoie azzurre i loro sguardi
rivelano al cacciatore
il cielo del fagiano e della rondine.
impazienti,
con gesti appresi da antica pedagogia,
liberano il sartiame di capelli
ristretto in prigionie di ruvido cotone.
-stendardo femminino-
a catturare desideri.
- Attualmente 3.66667/5 meriti.
3,7/5 meriti (6 voti)