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Pubblicata il 30/04/2003
Del bianco candor
che riveste essenza,
lor da sempre destinati,
uniche e rivali specie
d'imperscrutabil mondi,
d'opinioni eccelse o vuote
ch'agitano 'l sentir
d'acute vibrazioni.
Due,
si materia si divise
ad ammirar sé stessa.
Duali oppur rivali,
forza e gioco del destino,
che li vide accanto.
D'un pregio oppur difetto
l'un l'altro accordo,
che ad esser d'unica
ed opposta specie
fecero loro vanto.
Grezzo,rude e scaltro
'l Sale dellla vita,
di basse ed umili
memorie ricordato.
Un sol nemico,
dell'acqua sposo
eppur nascosto
in credenze e stive
a dar sapor
all'esistenza.
L'altro,dal canto suo
non umil
di sua natura concepito
ma di raffinata specie
'l suo apparir brillante,
dando vigor e forza
m'anche al tiepido calor
ei s'abbandona.
Effimera sua presenza
ad appagar li sensi
interamente destinato..
Di zucchero e sale
è il sapor della vita.
Mai concedersi,
nè mai ritrarsi..
Perenne equilibrio
tra bene e male.
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Anche se un po' complessa, alla rilettura trovo questa poesia molto bella ed originale. Bravo
Lory

il 30/04/2003 alle 09:38