Quel buontempone di Gurdjieff (uno strano filosofo armeno) affermava con convinzione che noi tutti viviamo in uno stato di veglia apparente e nasciamo senz'anima. Il nostro obiettivo nascosto sarebbe quello di svegliarci dal torpore e cominciare a costruirci l'anima. I dervisci rotanti ne sanno qualcosa: col loro movimento rotatorio riescono a svegliarsi nel momento dell'apice danzante.
E' inutile che viviamo (sempre secondo l'armeno) a fare sempre le stesse cose: mangiare, uscire il sabato sera, fidanzarci e sposarci, andare nei centri commerciali. Bisogna evolversi, magari bevendo un bel bicchierino di vodka e cominciare a danzare ruotando.
Una cosa che non tollero è accendere lo schermo e stare ad ascoltare i telegiornali che parlano di cose trite e ritrite, oppure scorrere i siti di poesia e interloquire con poeti che dormono una veglia apparente, dobbiamo svegliarci. Non è saggio desiderare tanti soldi, i soldi danno una felicità apparente e smettetela di scrivere poesie da ipnotizzati, voglio vedervi danzare come i Derviches Tourneurs che girano sulle spine dorsali (o al suono di cavigliere del Katakali).
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