di sabato
che incrociai Domenica
su quelle scale mobili
fatte per ben distinguere
il via vai che va di giù o in su
e in un istante fu
per detto qualunquista
“amore a prima vista”
salivo e lei scendeva
il tempo mi mancava
sfrenata fu la corsa
e lei che rallentava
infine fui di fronte
contento e a perdifiato
dissi “ti amo tanto”
pur io ma “son sposata”.
termina qui la storia
ma non l’Amore sposo di Memoria.
***** nms “”23