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Pubblicata il 20/10/2023
una sera al bar eravamo io Jack Kerouac, un pronipote di Keplero e Kekko dei Modà che facevamo discorsi sulle discese in kajak nei fiumi del Klondike sorseggiando del Kirsch con una fetta di kiwi, quando dalla porta d'ingresso entrò Kirk, un vecchio membro del Ku-Klux-Klan declamando passi di Milan Kundera,  con in mano le foto della sua ultima vacanza in un kibbutz del Kazakistan, con suo figlio Kasper e il suo cane di nome Kurtz, preso in un canile nei pressi di un kinderheim di Kitzbeuhel. Kaspita!
stremati dal suo racconto, gli offrimmo ripetutamente dei krapfen alla kurkuma innaffiati da bicchieri di doppio Kummel e , alla fine, ubriaco come un Koala di Katmandu, in carenza di vitamina K, lo caricammo sulla sua Skoda kl color kriptonite dove si addormentò al suono di " Kiss me Licia " di Cristina D'Avena e di brani scelti dei Dik Dik.
ke serata!
per risollevarci andammo tutti al cinema Kursaal a vedere il remake di Kramer contro Kramer e poi, salutando tutti, salii sulla mia Kawasaki color Kaki con indosso un K-way di Robe di Kappa, percorsi Viale Kennedy e finalmente raggiunsi la mia fidanzata Kate portandole in regalo una bottiglia di Champagne Krug millesimato tarocco,  una scatola di Risiko e un kalumet comprato nel Kansas in un negozio di Krizia.
e che Kaiser!
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