PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/10/2023
Solevo trascorrere le giornate, giocando con la mia sorellina Mischa
Avevo otto anni, quando la sorte pensò di gettarmi nella mischia

I nazisti occuparono il nostro castello, e noi scappammo nel bosco
Ci rifugiammo nel casale di famiglia, tra i fitti alberi, ben nascosto

Un inaspettato bombardamento non diede scampo ai miei genitori
Rimasi con la mia piccola di soli tre anni e senza altri sostenitori

Una banda di mercenari irruppe in casa e fece entrambi prigionieri
Il gelo incombeva e il cibo si esauriva insieme ai brutti pensieri

Erano in sei e, affamati, decisero di nutrirsi dell'innocente sorella
Non esitarono e la servirono in tavola sulla loro putrida scodella
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (3 voti)

Doloroso e cruento Hannibal, è il silenzio degli innocenti! Bravo, salutissimi.

il 16/10/2023 alle 20:51

Salutissimi a te, amica Daniela! I miei rispetti ti ringraziano!

il 16/10/2023 alle 21:49

Terribile e dolorose immagini di una storia che si vorrebbe dimenticare, ma non si può e non si deve. Bravissimo come sempre. Un affettuoso saluto. Buona serata.

il 18/10/2023 alle 19:28

Hannibal rappresenta la Vendetta per Antonomasia, amica mia! Hai ragione: è terribile e dolorosa, ma sono delle sceneggiature uniche per il significato psicologico! TVB!

il 18/10/2023 alle 21:36