Scendo nel mio esistere
un oceano profondo
a cercare ciò che il tempo
ha indurito.
con gli occhi con le mani
mi fermo a scavare
la roccia bagnata
da gocce di sangue.
il cuore spento
più non si apre.
rimasto è il respiro...
l’acqua scivolerà
sulle radici e il cuore
pulsante come pianta
tornerà alla luce
a sognare e a vivere.
le ombre nel silenzio
si infittiscono
e una rete di memorie
mi sommerge.
cignonero
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