PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/10/2023
il tuo inedito
fu il piccone
che infranse
le mie muraglie.

mi rivelasti l’arcano luogo
dove non viste sorgono colline
e s’inargenta, fragrante,
il rosmarino.

paradiseo,
mi prestasti le tue ali
per il volo.

pane per la mia fame
fu la tua poesia.
alla mia sete
offristi acqua lustrale
dove, nascenti,
s’immergono i mattini.

ma ora, perché non scrivi più?
perchè non canti, poeta?

dardo di sole
il tuo verso potente
può sciogliere il grumo dei catarri,
ridisegnare il tratto del castelli.

ti prego, scrivi ancora!
perché l’urlo che al vento sottraesti
è rimasto imprigionato nella gola.

pur se il tuo canto
non muta le stagioni
e non irriga i campi
minati dalla tisi,
tu, ugualmente, scrivi!

dirigi dalle pagine
le voci di tutti i poeti
e il canto si tramuti in uragano,
che scuota le coscienze dal torpore,
si faccia tromba apocalittica
il tuo verso,
nerbo che segni con lividi la carne:
la poesia, si sa,
quando non urla,
muore!
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (4 voti)

Piaciuta Anna, ciao.

il 09/10/2023 alle 09:30

Grazie tesoro

il 09/10/2023 alle 18:40

Brava Anna . Urla la poesia. ciao.

il 19/10/2023 alle 09:49

Grazie Mitri urla la poesia perché ha le armi spuntate, i suoi fucili pieni di fiori, i cacciabombardieri seminano farfalle.

il 19/10/2023 alle 12:42