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Pubblicata il 23/09/2023
La pioggia
batteva
sul tetto,
batteva
con
migliaia
di mani,
batteva
con
dita
di vetro
e... con occhi
di vetro
spiava
dalle crepe
del
vecchio
fienile.
lunghe
notti d'inverno,
il vento
lacerava
i vetri
di cartone
e.. il freddo
gonfiava
le mani,
uguali
a rose
rosse
di sangue.
ma...le tue
erano
solcate
da neri
fiumi
di fango,
da carriaggi
impraticabili
alle nostre
dita
di fanciulli:
ancor le vedo
aperte
e vuote
sulle
ginocchia
mentre
a sera
ci perdevamo
in esse
qual fiori
in deserti
cortili...,..
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