palleggiando un pomeriggio, nel giorno di Pasquetta, con una palla da pelota nel parco del Pollino, mi procurai una puntura con la punta di una pianta di palissandro che spuntava da un pendio, durante una passeggiata lungo un particolare percorso di prova, propedeutico alla preparazione per dei passaggi probabili nella pratica della pallavolo. Mi procurai così una portentosa pomata di patate e porri da una praticona del posto che predicava pure la pace per tutti i popoli compresa la Papuasia, il Perù e la Patagonia. Poi, ritirando la posta, trovai l'invito per un party presso un parrucchiere di Perugia
parecchio palestrato e con una particolare peluria sui pollici dei piedi. Passai inoltre il pomeriggio
allettato dalle provocanti proposte di una peripatetica peruviana proveniente da un postribolo nei pressi di un penitenziario di Pernambuco quindi, pienamente appagato come un placido pappataci della Pennsylvania, mi precipitai, all'ora di punta, per una partita di poker con dei parenti prossimi presso il padiglione dell' "Associazione Postelegrafonici Professionisti mal Pagati" finendo il pomeriggio in pompa magna, pappandomi un prelibato piatto di pasta coi peoci da "Peppo il pescatore" in compagnia di una procace parrucchiera di Pavia poco propensa alla pedicure e con una particolare predilezione per la parapsicologia, tanto che aveva profetizzato probabili pericoli dovuti alla pioggia sulle strade provinciali della Pianura Padana.
prosit!