in una losca locanda di Livorno, mentre la luna languiva dentro la laguna, mi lussai l'anca inciampando in un lembo sollevato di un lurido linoleum color lavanda e così lanciai un urlo lancinante e una lunga sequela di litanie in lingua lituana latinizzata fino all'ultimo lunedì di luglio!
lamentandomi come un lombrico infilzato su una lenza, passai una lungodegenza presso il Saint-Louis Hospital dove incontrai un logorroico logopedista affetto da leishmaniosi levantina il quale mi regalò una litografia su lastra in lucido lantanio con l'effige di Sophia Loren in lingerie color lilla.
leggero come una libellula sopra una latifoglie, mi liberai da ogni legame e prenotai un volo Lufhtansa per il Laos in compagnia di un latifondista di Ladispoli interessato alla vita sessuale dei licaoni in libertà e alle lavanderie in leasing con lavaggio al succo di licopene e limone del sol levante.
ritornato nel mio loft sul lussurreggiante lungomare di Loano, mi allungai su un morbido lettone con due gocce di Lanvin, mezzo litro di limoncello e la lettura delle ultime avventure di Arsenio Lupin e di un libello sull'uso lassativo dei lupini di Lentini.