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Pubblicata il 06/09/2023
Impalpabile
la tua amicizia arriva tardi
sui miei sguardi
era stato
avevamo fatto
avevamo riso
adesso sfiorivano le nostre albe migliori
e quando toccava prenderci cura
tu ridevi ancora
mentre i petali venivano giù
tu ridevi ancora.
non avevamo pianto insieme
non avevamo provato passioni
eravamo diversi
ma avevamo steli sottili
ed eravamo vicini
mentre il mondo ci soffocava
ci struggeva dentro
con il suo ordine come di un ricatto
ci siamo amati e ci siamo sostenuti
appoggiati ed abbracciati alle corolle.
poi sfumarono i nostri colori
i giorni più radi ci lasciarono inermi,
la tua rapacità fu una ferita
che non riuscì a guarire
cercavo stabile ascolto
trovai ancora nuda carne
orpello di un’età sfalsata.
e’ colpa mia la mia vita
così dice il mondo
ha avuto il sopravvento
la mia inettitudine
la mia sporca pigrizia
la mia indolenza
e adesso con il ricordo
devo ammetterlo
eravamo e non siamo più.
e’ giunto il tempo
si è fatto il giorno
dello sguardo languido
al passato rivolto
in rivoli diversi
e diversi sensi
e differenti parole
e sentimenti sparsi.
assumo il mio peso
abbasso lo sguardo
rivolgo a te la bellezza che siamo stati.
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