cosa rimane dell’Estate che finisce.
se non un pugno di sabbia e qualche conchiglia
da portarti a casa come souvenir.
invano le porterai all’orecchio,
non ti riporteranno la voce del tuo mare.
saranno mute icone a ravvisarti l’adorata immagine,
la sua ira schiumosa il suo moto mai pago, mai vinto,
il suo odore conturbante, il suo azzurro setoso
che avresti voluto indossare per sempre sulla tua pelle
che senza le sue carezze avvizzisce
di giorno in giorno, di ora in ora,
di sogno in sogno.
domani è già Settembre e si ritorna a casa
con uno strano rimpianto nelle vene,
con qualche giglio raccolto sulle dune
e le valigie colme di conchiglie.
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