PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/08/2023
Tu che t'aggiri col naso nella guida
tra i vicoli che barcollano stanchi
sotto il peso della croce del tempo,
tra le case con le pareti incinte
dell'amore marinaio degli anni,
siediti un attimo in qualche bistrot:
non è importante sapere quando
èstata completata la famiglia
del Jaquemart * che martella nel bronzo
delle campane, il travaglio sereno
del suo lavoro, memoria per tutti
del corso svelto del tempo che passa:
guarda su al cielo, che, una volta tanto,
è sobrio dei vapori delle nubi
e agita tra le guglie agili e irte
la sua orifiamma d'immane purezza.
la più importante è la guglia centrale,
che siede in trono sui tetti grigiastri,
madre possente, eppur silenziosa;
sotto di essa è assisa la Vergine
di Buona Speranza, non un idolo,
ma un simbolo puro, intriso di Bene,
con la sua faccia annerita dai fumi
di innumerevoli fiamme di ceri,
che le hanno acceso per renderle grazie,
dai lineamenti di donna normanna
così allungati e affilati dal Bene
nella misura al di là dell'umano,
espressa da uno spirito eccelso,
e l'amore che lei effonde si sparge
tra le case profumate di tempo,
e va a sormontare il palazzo dei duchi,
ne scaccia presto i peccati d'orgoglio,
e scioglie i nodi che affliggon la gente,
che se ne va ben più serena...
qualunque cosa ti dica la mente,
da questo posto te ne andrai via
troppo più ricco di quandom arrivasti.

il Jaquemart: complesso di statue in bronzo raffigurantiun uomo che martella le ore su una campana e la sua famiglia, moglie e due figli
  • Attualmente 3.33333/5 meriti.
3,3/5 meriti (3 voti)