PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/08/2023
la nonna
stava a macinare
i chicchi del caffè
mentre mia madre
girava e rigirava
la polenta nel paiolo
appeso
alla camastra del camino

fra la policromia
degli iris e degli anemoni
sorgeva
il nostro tugurio
con a dirimpetto
un irrisorio recinto
per gli armenti

papà tornava dai boschi
lo schioppo in spalla
un’andatura claudicante
ma eretto nella sua fierezza
e fischiettando giulivo

io con i sandali rotti
ad affacciarmi
nello specchio di un rivo
scosceso dalle pietraie
fantasticando
sul suo lento percorso
e nei suoi giochi di luce
intermittenti

dopo il vespro
la pioggia imperversò
rifugiai
sotto un ombracolo
di frasche e di foraggio
e mi spinsi alla notte
consapevole
della mia angoscia.

mai potrò dimenticare
quei giorni
quell’estate
e quell’ultimo inverno
trascorso
con chi amavo strenuamente
e la solitudine di quel luogo
in cui crebbi tra le risa
e il pianto.

- gli stormi migrano per poi farvi ritorno ciclicamente -
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Stupenda davvero! Commovente a tratti! Bravo Mirky!

il 04/08/2023 alle 22:00

Versi che mi hanno emozionato e commosso, avendo vissuto la mia infanzia tra campi e casolari immersi nella macchia della verde Umbria. La bella solitudine è sentirsi di fare parte della natura una scuola di vita che il rapporto con gli animali e il rispetto per la natura danno i frutti sani. Grazie Mirkierito e un caro saluto

il 04/08/2023 alle 23:45

Bellissima. Ciao Mirkierito

il 05/08/2023 alle 06:03

Uno spaccato di vita e di immagini espresso con una poetica dolce e sensibile, fa bene al cuore leggerti. Bravo e buon sabato.

il 05/08/2023 alle 15:24

Grazie per i commenti

il 05/08/2023 alle 20:25