Pioveva con lentezza possente,
una pioggia greve come sudario immane.
Vidi un arabo sulla soglia di una grotta,
scriveva e cancellava file di segni sulla sabbia,
che, come i sogni, come stiamo per capirli
si confondono ed evaporano nel risveglio.
Vivere in solitudine, senza amici,
senza una donna, ma amare e possedere
tutto, ma da lontano, come dal lato di una vetrata
e poi morire come acqua nell'acqua.
Ogni destino, complicato, tragico o ignobile che sia,
è fatto di un solo momento,
quello in cui ognuno di noi veramente chi è.
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