se fosse
come nelle maree
dove dell’onda
È la luna a deciderne
la direzione
noi non avremmo futuro
il nostro rapporto
sarebbe assolutamente deleterio
delle volte mi spingo
a pensarlo
a considerare la sproporzione
cui in esso ambedue ci si prodiga.
quando ti conobbi
la mia mano
stava compressa nella tua
nient’altro
che per diletto
e i miei baci
avevano la stessa urgenza
dei nugoli in subbuglio
delle efemere dopo l’ultima muta.
forse
la mia considerazione attuale
È soggetta
ad uno stato emotivo transitorio
che annebbia
e mi rende vulnerabile.
che tornino quei giorni
dove ci giurammo fedeltà
e guardavamo il cielo
con quegli stessi occhi innamorati
abbattendo ogni argine
lo so
tu sei cambiata
e io necessito qualvolta confermarlo
stringendoti e vivendoti appieno
questo non è una sciagura
anche se ora il nostro ti amo
È una parola
incline a mille interpretazioni
che risiede in bocche esauste
e ammutolite
dal logorio inconvertibile del tempo
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