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Pubblicata il 30/07/2023
A volte ti ricordavo, grande scrigno. Ci custodivi tra le alte fronde, ornato di rubini. Schiudevi il nostro vocìo spensierato ai castelli di sabbia, sereni tra l'azzurro.
E un giorno d'estate ti ho rivisto  Mi ha pianto il cuore trovarti lacero e svuotato della nobile vocazione a serbare singolari tesori. Ma non è il tuo stato di abbandono che mi ha fatto male, bensì l'abbandono da parte dello stato, al quale pure, ogni nuovo giorno, dedicavi il saluto mattutino tra i nostri candidi sguardi. 
Ora che sarà di te? Nostalgia, empatia: moti dell'animo che potrebbero richiamare noi bambini di allora ad invocare coralmente il tuo rifiorire alla vita. Forse non ti rivedrò più, scrigno di giorni tra i più lieti, ma spero tu riveda la luce dei tuoi anni migliori.
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Grazie, Ermite. Purtroppo in questo sito non è possibile postare le foto che ho recentemente scattato al relitto pietoso che rimane del maestoso edificio di quando lo frequentai. I rubini che cito sono mattoncini o similari abbellimenti di un rosso appunto rubino o melograno che spiccano sulli pareti esterne di sfondo. Per me l'edificio è architettonicamente interessante e andrebbe recuperato, se non altro come testimonianza dell'epoca in cui fu fondato (anni '30).

il 30/07/2023 alle 11:38

Belli i ricordi ed evocativi ... Bravo.

il 30/07/2023 alle 12:01

Grazie, Dani. Se verrai a sapere di un certo 007... , è in quella colonia che agiva. Ed è per essa che ora agisce in altra veste.

il 30/07/2023 alle 12:32

Si Ben ... Agente Speciale!! ;)

il 30/07/2023 alle 15:27