La stanza era sempre
avvolta nel buio
una debole luce
a illuminar lo scrittoio
sul mobil difronte
una madonna di cera
dei ritratti di santi
sulla parete alla destra
la mia voce a scandire
parole latine
il mio dito che scorre
sulle pagine ingiallite
il vecchio prete maestro
a tradurre mi invita
questo antico testo
di un lontano poeta
che racconta del mito
di un famoso cantore
che per un morso di serpe
ha perduto l'amore
ma con il suo canto
riuscì a impietosire
gli dei dell'Olimpo
che lo lasciaron varcare
le sponde dell'Acheronte
per poter riportare
la ninfa sua amante
sulla terra dei vivi
sol una condizione
il dio Ade gli impose
di non volger attenzione
a quelle forme amorose
ma prima di uscire
dalla valle dei morti
lui si voltò
a scrutare fra l'ombre
così ch'ella tornò
a morire per sempre
or la luce si accende
e la mia lezione è finita
ma nella mente mi attende
questo esempio di vita
che un cuore amante
anche difronte alla morte
non rimane impotente
e continua a lottare