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Pubblicata il 22/07/2023
La stanza era sempre
avvolta nel buio
una debole luce
a illuminar lo scrittoio

sul mobil difronte
una madonna di cera
dei ritratti di santi
sulla parete alla destra

la mia voce a scandire
parole latine
il mio dito che scorre
sulle pagine ingiallite

il vecchio prete maestro
a tradurre mi invita
questo antico testo
di un lontano poeta

che racconta del mito
di un famoso cantore
che per un morso di serpe
ha perduto l'amore

ma con il suo canto
riuscì a impietosire
gli dei dell'Olimpo
che lo lasciaron varcare

le sponde dell'Acheronte
per poter riportare
la ninfa sua amante
sulla terra dei vivi

sol una condizione
il dio Ade gli impose
di non volger attenzione
a quelle forme amorose

ma prima di uscire
dalla valle dei morti
lui si voltò
a scrutare fra l'ombre
così ch'ella tornò
a morire per sempre

or la luce si accende
e la mia lezione è finita
ma nella mente mi attende
questo esempio di vita

che un cuore amante
anche difronte alla morte
non rimane impotente
e continua a lottare
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