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Pubblicata il 13/07/2023
da lontano rivede la fontana
la fontanella cara dell’infanzia sua,
qui con i compagni dell’asilo era
posto di ristoro di merenda, le boccate
per placar la sete poi con quello
zampillante getto giochi scherzi
schiamazzi tanta nasceva l’allegria
ora la fonte è secca di verderame
una patina copre d’ottone l’istoriato
ugello ora povero becco d’aquila
spuntato, pur la marmorea conchiglia
sottostante si offre alla vista smunta
piena di crepe come sofferente: perché
si domanda tanta incuria perché
il disamore per le cose a lui tanto care
del passato? E s’addolora che la risposta é nota!
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