Allineati alla luna i miei sintomi vanno
dal grigiore alla lontananza
della sola mia voce
assecondano quel piccolo cuore
separato da me
che posso guardare alzarsi e svelarsi
nel torpore della sera
delle cose stanche e accaldate
dei giorni comuni.
perdonami diamante vivo
parte della mia vita
che non seppi mai ornare abbastanza
che non riuscii a calibrare
nel forsennato ciclo dei mesi.
vanno le nuvole a coprirti
ed a nasconderti da me
dal contatto ultimo che mi resta
incerta la mia vista
non è sicura della tua sagoma
oltre quelle stupide ombre volubili ed imperfette.
disperato ed impreparato
mi duole la tua distanza
l’impossibile evenienza di incontrarti
in mezzo al nostro vivere
di scorgerti crescere o vederti diminuire la tua luce.
mi tocca abbracciare la Luna da lontano
e sperare che tu faccia lo stesso
nel distante tuo mondo.