" Come giocavate voi da piccoli?"
" Vedi...
il gioco per noi non era l'inizio
di qualcosa, ma successivo,
la parte conclusiva del nostro lavoro
più importante."
" Quale?"
" Noi sin da piccoli eravamo
già degli artigiani del riciclo.
" Davvero? "
" Si. Prima andavamo alla ricerca
dei materiali che ci occorrevano e
potevamo usare.
Ad esempio, cucivamo i vestiti alle
nostre bambole con pezzettini di stoffa
ricavati da altri che non venivano più
utilizzati.
Con i veli delle bomboniere vestivamo
spose...
organizzando vere e proprie mini feste,
battesimi...
con gli altri bambini del rione.
Con rami secchi si costruivano canne
da pesca, alla cui fine della corda, per
riuscire a piegarle, si attaccavano dei
pesanti sassi, tirandoli alla riva con
forza, come fossero dei pesci…
archi, frecce, che come le tendevi ti
cadevano, privi di ogni tipo di
accelerazione, lì davanti ai piedi...
ma per noi il risultato valeva sempre lo
sforzo fatto.
Tra le labbra appena socchiuse,
mettevamo fili d'erba, che tenevamo
tesi con le dita…
tondeggianti come corde e soffiando
su di esse li facevamo vibrare,
emettendo così un particolare suono
sibilante...
che per noi era musica.
Per citarne solo alcuni.
" Ma noi eravamo soprattutto..."
"Cosa? "
"...gli artigiani del nostro tempo. "
Gli disse, nel salutarlo, con un sorriso
che veniva da lontano.
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