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Pubblicata il 29/10/2001

Intorno a me un mondo strano,
colori forti, profumi intensi,
ma ciechi gli occhi degli uomini
che non mi vedono accanto,
sordi alle mie domande,
mi rifiutano, mi respingono.
Il mondo intero regge
Su una logica sconosciuta,
irreale, a cui non so coesistere.

Dalla cima della torre
Il vuoto mi attrae,
è un attimo eterno
in cui il corpo cade,
prende fuoco senza dolore,
risplende di luce
e fluttua leggero,
per posarsi poi soltanto cenere
sulla terra bruna
in cui mi disperdo,
traendone pace.

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Siamo parte di questo spettacolo,ma anche io a volte mi sento solo una spettatrice.Può darsi,però,che siamo noi a non vederli,siamo noi a rifiutarli e respingerli,e a non avere una risposta alle loro domande.

il 30/04/2011 alle 21:12

possibile tutto, carissima! Questa in particolare è la poesia che deriva da un sogno, di un realismo così impressionante che ancora oggi ricordo la sensazione del cadere nel vuoto e del prendere fuoco, e poi sentirsi cenere che sprofonda e si confonde con la sabbia...
Baci
Ax

il 30/04/2011 alle 21:42

Se,come me,ti affascina il mondo onirico,ti consiglio di guardare un film d'animazione molto interessante "Waking life".E' stato molto importante per me.

il 01/05/2011 alle 18:16

lo terrò presente, grazie! A me interessa tutto quello che concerne l'uomo nel profondo e nella proiezione verso la Conoscenza assoluta.

il 01/05/2011 alle 18:44