eran tutti assiepati
ai lati della strada
per ammirar gli sposi
da un po’ di tempo attesi
ero fra gli invitati
fratello del compare
dondolio di campane
ciurma di ragazzini
confetti e monetine
contesa contenziosa
al suon d’una fanfara
fu nugolo di veli
fra applausi ed evviva
ecco apparir gli sposi
poi tutti dentro casa
ma solo se invitati
a consumar dolcetti
e tanti bicchierini.
a dire il ver la sposa
la intravvidi appena
attratto da una rosa
“rossa e vellutata”
profumo intenso misto
a quello di ginestra
tagliata dalla ripa
che brulla s’ingialliva
l’orchestrina ancora
non suonava ma noi
noi due già ballavamo
avvolti da nuvola
colore d’amaranto
al ritmo sincopato
di usignolo il canto.
il ballo ricominciava
nel mentre che finiva
il resto non contava
e fu amore quello
merismo in un castello.
storia moderna e antica
di due dura da una vita.

***** nms 23giugno1963