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Pubblicata il 25/04/2003
Del verdeggiar
d'un angol del tempo
stava,
il gorgogliar d'un ruscelletto antico.
Accanto,
in 'sì piccol'armonia d'una cascata,
che radiosa ad ei s'abbandonava.
Di piccol grotta
'l contrastar del vuoto
tra li color del paradiso intero.
A tacer del canto
di tucani in coro,
immobil al suo destin si mosse,
apparizion d'un sogno strano...

..Luce senza vita
Vita senza Senso
Cos'altro manca
ch'io non possa dar
l'essenza delle cose?
Aver dato ragione
al mescolar scintille,
e mirabil eccellenza
a smisurar candore,
ovunque volto sguardo
seminato l'univers'intero.
Cos'altro ancor da dare
a completezza
d'indescrivibil sforzo?
Curato in ogni dire,
di perfezion purezza,
perchè fredde e vuote
son riflesse
l'indicibil mie creature?
Del bello nel silente vuoto
più non so che fare..
O forse 'l bisogno estremo,
d'Animar la vita stessa?
Com'io posso mutar natura
di ciò ch'io artista feci?
Cosa dar a Vita
che Vita a sè non basti?

Fu così ch'accadde
l'ultima creazion dell'Universo.
In quel piccol'angol
del tempo andato,
s'unì la Vita al moto
da essa stessa generato.
Qual di meraviglia
dunque accadde?
Fù che Vita
s'abbracciò in sè stessa,
a crear unico
e un sentimento nuovo.
Di più valor dell'altri,
perchè essenza
della Vita stessa
Fu così allor
che nacque
AMOR.



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