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Pubblicata il 14/06/2023
Se vuoi, puoi chiamarla
inizio, fine, acqua o mare,
perché lei è l’inizio della vita
in cui annegare
per rimanere in vita.
puoi chiamarla
spazio, tempo, terra o cielo,
perché lei è l'universo
in cui smarrirsi
nel cercarne i confini.

puoi chiamarla
dolcezza, calore, nostalgia,
oppure puoi chiamarla
fiaba, stupore, sogno,
perché sarà lei la fantasia
di questo incantesimo.
puoi chiamarla
luce, notte, abisso,
oppure puoi chiamarla
ansia, paura, desiderio,
perché sarà lei a scandire
le tue giornate vertiginose.

puoi chiamarla Inferno
perché Lei è incendio,
puoi chiamarla Paradiso
perché Lei è felicità.
senti … ...
chiamala come vuoi,
ma ricordati che Lei è,
e sarà sempre “Donna”.

(replica di #Come si chiama#)
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Bravissimo, amico Luigi! Sei un attento osservatore e un eccellente scrittore! Saluti sinceri

il 14/06/2023 alle 10:54

La chiusa è quella che mi aspettavo, perché solo una "Donna" può racchiudere in se tutti questi versi. Sei stato bravissimo. Un caro saluto

il 14/06/2023 alle 17:26

Ricambiando i saluti, caro Sir, ringrazio per la tua eccelsa osservazione. Ciao

il 15/06/2023 alle 14:40

Grazie Morris, acuta disamina che sancisce che la donna è sempre la DONNA, anche nei versi. I miei omaggi

il 15/06/2023 alle 14:45