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Pubblicata il 10/06/2023
Il campo consacrato
è un dormitorio di corpi;
giacciono
senza provare pena e fatica.
corpi inumati nella fredda terra.
essa
non li veste di un pesante cappotto;
ma di una fresca piuma.
una misericordia chiamata carità:
ama tutti i defunti allo stesso modo.
non ricorda più le colpe di ognuno
sovente vi percorro
i sentieri polverosi e sterrati.
la meta: la casa della mia amata compagna.
rallegro i suoi sogni
con sguardi dolci;
preghiere accorate;
intimi soliloqui.
zirlano i tordi gioiosi
tra lo stormir di fronde.
piccoli conigli si lanciano come saette
sul manto erboso.
carlo e Marco
hanno dimora nei pressi
della leggiadra fanciulla
due lapidi bianche
raggelate nella tristezza
scevre di umana prece.
si srotola un rosario
in suffragio degli abbandonati.
il frastuono pagano
non osa marciare per i tetri sentieri.
spargerò acqua cristallina
nel mio futuro alloggio,
ricordando il sigillo del battesimo
come tempra divina salvifica.
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