Era una domanda che aveva spezzato in due la sua vita,
in un prima e in un dopo...
da allora capì l'importanza delle domande, indipendentemente
dalla risposta...
di quanto più giungano dal profondo e più possono fare a volte
male...
sollevare un muro come fosse una montagna e sentirsi franare...
una domanda che esprimeva un sospetto, un dubbio...
che l'aveva disarcionato dal cavallo della vita, su cui aveva appena
iniziato la sua corsa.
Ciò che ne seguì non lo ricordava...nulla...
solo un grande buco nero era rimasto del suo essere una stella...
si spensero le luci...
Perché non ricordava? Cosa rifiutava?
E chi fece la domanda, aspettò mai la sua risposta o lo lasciò lì
solo,  pensando di sapere già la sua risposta, voltandogli le
spalle ?
Oppure lui scelse di non rispondere, riuscendo, per aver dubitato
di lui, ad odiare chi l'aveva posta ?
Era questo che rifiutava dopo averla amata tanto ?
Sapeva solo che il suo cuore era come fosse stato in pochi istanti
congelato, come la lastra di ghiaccio di un lago, che lentamente
ad ogni passo si lesiona e poi d'improvviso si frantuma.
O quella domanda era una parte di verità che lui stesso non voleva
accettare e per questo faceva ancor più male ?
Lui che si sentiva sempre così sicuro, certo?
Pur non sapendo la domanda, tutti cercavano di darne la risposta.
O tale domanda in altri, forse un po' più forti, non avrebbe fatto lo
stesso effetto, giudicandolo invece forse troppo debole per questo.
Una domanda, un dubbio che generò altri dubbi, altre domande...
Cosa stavano cercando? Disorientati a loro volta.
Come potevano aiutarlo?
Ma lui non voleva essere aiutato, lasciando tutto e tutti, si rifugiò
inaspettatamente come un eremita che si rifugia dentro la sua
grotta...
dentro il suo "ora ", "adesso"... dove non vi era più un prima o un dopo,
né niente né nessuno che potesse appartenere all'uno o all'altro...
e annullando la domanda, annullò se stesso.