PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/04/2023
tre o quattro pecore pascolavano
senza belare per non perder boccone
vigile ma pigro il cane guardiano
dondolava dimesso al passo
il pastore disteso sonnecchiava
all’ombra di un olmo disarmato
a ciel sereno un fulmine seguito
dal rimbombar del tuono
che fe’ tremare la lana delle pecore
appena appena tosate
e le orecchie del cane c.d. guardiano
assieme si misero a guaire e belare:
sereno il pastore continuava
a far di ramo d’olmo una fionda
il silenzio riportò momenti nudi
squarciato solo dall’ulular di lupi
evasi o scacciati da diversa tribù
riuniti ingenui di contar di più
convinti di creare munifica allegria
….Il pastore sereno pensò:
“ve sacce viecchie pire re la terra mia”.
(vi conosco da tempo peri della mia terra).

***** nms “”23
  • Attualmente 3.8/5 meriti.
3,8/5 meriti (5 voti)