Ormai sei bloccato e vi rimani
in una posa non più tua
che guarniscono i sapienti,
schiaffeggiano l’anima a colpi
di sentenze, in balìa di mode
sciatte e ruvidi sospetti.
ormai sei bloccato, dicono,
non fai parte di uno schema
dei colori o delle mete,
un pulviscolo nella notte
che contiene pochi istanti
di aria effimera e impudente.
torna a essere furore,
solo quello, non rassegnarti
poeta, alle fredde mani dei
passanti
libera le tue, ancora una volta,
e blocca il respiro, fin tanto
che cadranno ritagli di sogno
su assopite cantilene.
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