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Utente eliminato
Pubblicata il 12/04/2023
Teneri raggi irradiano la piazza
deserta e silenziosa,
di nero una vecchietta si fa posa.

Racconta dei suoi cari, della vita
volata assai di fretta,
la bella adolescenza demolita,
dai genitori spesso fu costretta
ad obbedire e zitta,
il ballo una chimera maledetta
ci andava e poi preghiere a Santa Rita;
memorie di ragazza.

I raggi tesi coprono la piazza,
adesso luminosa,
di nero la vecchietta parla a iosa.

Continua a raccontare dei suoi figli
e dei tanti nipoti,
son belli e colorati come gigli
ma anche terremoti,
e dona loro utili consigli:
“Son vedova con figli e pronipoti”.
Farfuglia, i suoi pensieri son grovigli:
“Son vecchia ma non pazza”.

Lievi quei raggi chiudono la piazza
un poco rumorosa,
la vecchia si interrompe pensierosa.

E due coppie di amici di passaggio
seduti ad ascoltare,
storie di vita, storie di un bel viaggio
difficile da fare,
come un deserto in preda ad un miraggio,
oasi da conquistare
per calmierar l’angoscia ed il disagio
del tempo che strapazza.

I raggi immensi coprono la piazza,
gremita e rumorosa,
di bianco la vecchietta or si fa sposa.
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