Da un filo di vertigine
risalgo
e stridere già sento
le ossa
che l'età mia matura
parla.
Pelle che piange
nel tepore di coperte
sempre attente
a contenere il me
che muore
da un senso di smarrita grazia.
Odore indistinto il colore.
Poi calma.
Risalgo
da un filo di vertigine.
Le ossa
stridere già sento.
I sogni portano risposte
di future domande
senza alcun senso.