la notte
dai luce e sollievo ai miei occhi
accecati
dal buio del giorno
passato
a cercare le tracce
di quei sorrisi e di quelle risate
che sublimavano il benessere
dello stare assieme
per intere giornate;
immensa la gioia
dei tuoi repentini allontanamenti
per cogliere del fiore il soffione
che riportavi trionfante correndo
e sbriciolava al vento:
il tuo stupore
il tuo successivo sgomento
sfociava in un pianto frenetico
che nemmeno il mio abbraccio più tenero
riusciva a calmare
e poi
quell’urlo di ritorno al sereno per correre ancora.
***** nms “”23
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