Come diceva Jim Morrison, la gente andava ai concerti per sentirsi una folla, qualcosa che gli dava una sensazione di potenza e sicurezza. In quei momenti non mi sentivo la folla, ma la follia. Quella follia che nasceva sepolcrale dentro me nel riverbero del plenilunio a partire dai suoi virulenti e inusitati battiti, fluttuanti oltre ogni viscera di sangue alimentata dalla prima luna, in un crescendo di vibrazioni apparentemente tossico e persino vacillante per le menti deboli, ma ineluttabilmente placido e rivelatore delle più sincere e atroci verità del mondo antico per chi aveva il cuore pieno di vita, foss'anche quella del demonio.