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Pubblicata il 22/03/2023
Da bambino "curiosavo" mio padre seguire il radiogiornale mentre dondolava sulla gamba la mia sorellina più piccola. Da Nuova York parlava Ruggero Orlando; di che cosa, non ricordo; ma quel suo nome di battesimo coniugava bene la erre arrotata con la quale traversava a voce l'Atlantico. Lo ascoltavamo dall'apparecchio a valvole sul buffet grande del tinello. Quella radio d'antan destava anche spenta il mio interesse, per via della serie di caratteristiche scalettine sul davanti, nelle quali i gradini riportavano i nomi di varie città europee ed altre limitrofe. La riaccendevo e dovevo attendere qualche manciata di secondi per avere ricezione, quasi come se dovesse distogliersi in breve da altro per prestarmi tutta la sua attenzione. Allora, nella penombra della sera, verso quegli orari in cui si captavano molte più emittenti di lontana provenienza, mi piaceva ruotare la manopola della sintonia piuttosto lentamente da un capo all'altro; l'effetto era suggestivo, pareva di immergersi nell'atmosfera cosmopolita di un cangiante vociare poliglotta. La lancettina mobile correlata alla manopola scorreva sui nomi delle città straniere mentre mutavano lingue, accenti, inflessioni e anche i timbri delle voci, evocandomi via via svariati scenari etnici, a volte esotici, che mi ispiravano a fantasticare. Mi divertivo anche a ruotare la stessa manopola in modo ondulante e ripetitivo, per un tratto breve, fino a trovare la giusta cadenza che tramutava il succedersi casuale di fischi tipici delle riceventi d'allora in un aggraziato susseguirsi di cinguettii di volatili.
Quella dilettevole sperimentazione ludica pareva regalarmi sensazioni ipnotiche, momenti onirici, illusioni magiche e io non ho il ricordo d'aver spento quella radio; quel gioco un po' sognante è svanito da solo. Ma prigioniero in soffitta c'è un apparecchio superstite di quell'epoca. Potrei liberarlo. Però poi riuscirebbe ancora a far evadere anche me?
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Mi sento molto onorato dal tuo commento. Grazie di cuore.

il 22/03/2023 alle 20:08

Queste sono tra quelle letture che non si dovrebbero mai perdere, quelle che e ci riportano ai ricordi. Bellissima prosa poetica, complimenti, ciao Bendotato.

il 26/03/2023 alle 11:54

Grazie di cuore, Lucy. Sono felice che tu abbia colto lo spirito poetico dei miei scritti. È il valore aggiunto che mi piace infondere in ciò che amo raccontare.

il 26/03/2023 alle 13:53