ecco, s’avanza l’indizio inconfutabile.
eccolo che si tuffa sui prati;
rotola gioioso per i morbidi pendii ;
dondola su un mandorlo di pesco
soffia sulle corolle del sicomoro.
ecco il pazzarello,
un adagio che gli sta proprio a pennello.
sorride, ed il sole riscalda più forte.
s’imbroncia e vien giù acqua dal monte
dal piano, par ch’egli tenga per mano
il fertile pianto che consola le zolle.
a Pasone questo cielo radioso
è più terso che altrove:
le genziane e i rosmarini
strizzano complici i loro occhi turchini
e tutte le erbe fanno girotondo intorno alla natura
che danza leggiadra
come al dolce suono di un “Adagio” di Albinoni.
18 marzo 1985
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