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Pubblicata il 12/03/2023
nel mezzo del casin dell'autostrada
mi ritrovai per un casello oscuro,
che la diritta ruota era prostrata.
a dir quel ch'è costata è cosa dura
per l'opra del gommista e la fattura
ma l'alma mia, già di mestizia intrisa,
di gioia sussultò, non pagai l'Iva!
lieto che fui invero più di un grillo
feci trionfale ingresso all'Autogrillo.
famelico scrutai presto la lista
che inedia già annebbiava la mia vista!
tra piade, toast, salami e pecorino
corsi al lavacro presso un lavandino.
e poi ingordo fui più d'un bambino,
vorace più del buon conte Ugolino.
e infin che fu saziata la mia panza
di ogni ben di Dio che dà sostanza,
dolce pulzella vidi e chiesi aita
di dirmi dove fosse la sortita.
presto piombai in un atro labirinto
di merci accatastate a piè sospinto.
torroni, caramelle, pasta e vini,
prosciutti, gnocchi, tonno e biscottini!
maremma bona! Ben presto persi il lume
e presi a comprar tutto come un fiume!
fu grande la mia foga, ahi me tapino!
che spesi fino all'ultimo fiorino!
poi con Virgilio e i nervi a fior di pelle
lesti ne uscimmo a riveder le stelle!
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Ahahah! mi sei piaciuto (solo perchè il mio cognome appare in un tuo verso AITA ;-))! Carla

il 12/03/2023 alle 21:36