Il mio canto ha rinunciato ai suoi addobbi
e contende il trono di delusioni al pianto
che sboccia sempre in solitudini.
In pensieri opachi e persi
dentro brodo di abitudini, affranto.
Il mio canto ha ascoltato altri canti
e in silenzio vuol restare
conscio dei suoi limiti.
Dove è giusto rimanere
mettendosi da parte.
Per rubare stelle alle occasioni
così parche di gemiti.
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