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Pubblicata il 19/04/2003
L’acqua scorre.
Sento il suo incessante rumore che rimbomba nei miei timpani.
È una sensazione che ha un non so che di quotidiano ormai; ripetitivo, forse stressante.
Aspetto che la vasca sia colma, come il limite della mia tolleranza e dei miei sentimenti.
Immergo lentamente le dita dei piedi.
Sento il calore dell’acqua che trasuda lungo le mie gambe fin alle mie narici.
È una sensazione liberatoria.
Il sapone.
Sì, il sapone e l’acqua mi stanno ripulendo l’epidermide.
La sensazione di freschezza del sapone alla canfora mi rilassa.
Cerco di dimenticare ogni cosa.
I problemi al lavoro, le liti con gli amici, le incomprensioni in famiglia. Tutto. Ci riuscirò?
No. C’è una cosa che non posso e mai potrò togliere con l’acqua ed il sapone. Il tuo viso, i tuoi occhi, il tuo corpo, il tuo profumo. In una parola: tu esisti questo mi riempie di gioia, ma al contempo mi preoccupa. Potrò esserti pari nell’amore che mi dai?
La risposta è nell’acqua e il sapone. Se saremo uniti come loro nulla potrà dividerci.
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