Pochi occhi sanno vedere, non solo il mondo spirituale ma neppure quello materiale di incredibile bellezza ed incontaminato. Bellissimi versi , intensi ed esaustivi. Un forte abbraccio
Quanto hai ragione Lucy... Troppi occhi che guardano senza vedere, indifferenti alle più esecrabili disumanità. La chiusa poi , per me strepitosa. Un abbraccio
Grazie per la Tua condivisione e apprezzamento Poieos, un abbraccio.
Vengono in mente gli occhi tormentati di Ludovico e dell'Innominato di manzoniana memoria, prima di diventare quelli pacificati di padre Cristoforo o dell'Innominato dopo la conversione. Quando sembra che tutto sia compromesso talvolta emerge in noi uno spiraglio di umanità, dopo molte vicissitudini.
Molto profondo il Tuo richiamo e quella speranza di "uno spiraglio di umanità".Ciao Martedì
La percezione di cui ti fai portatrice in questa poesia e che riconosco, porta con se un'inquietudine profonda e un'altrettanto lacerante malinconia. Non è facile per chi cerchi la verità delle cose, anche se inciampando spesso in se stesso, interagire con chi abbia rinunciato a mostrare il proprio volto, al punto da identificarsi con le tante maschere che colleziona nel proprio guardaroba interiore. Sembrano, ma non sono, guardano ma non vedono, parlano ma non dicono nulla, si agitano ma non vanno mai da nessuna parte. Forse arrivati ad un certo stadio di finzione, si finisce per dimenticare chi si è stati, perlomeno da bambini e l'anima, stanca dello stesso copione, della stessa sceneggiatura, dello stesso spettacolo da quattro soldi, ripetuto ad oltranza, lascia il "teatro" a se stesso. A quel punto rimangono solo gli abiti di scena, le battute vuote e quegli occhi...."come dentro orbite scolpiti....come respiri dentro statue". Molto bella Lucy. Un abbraccio.
Grazie per il Tuo contributo e apprezzamento Miraer . "Occhi" che si possono incontrare in ogni ambito, che possono avere le più svariate origini, io li associo nel mio piccolo, anche ai "mercenari della vita per mestiere"...un esercito sempre più grande. Un abbraccio
I "mercenari della vita", quelli sono ancor più inquietanti e come dici tu sono schiere interminabili. In quel caso dietro le maschere con cui ci parlano, ci guardano non c'è più il vuoto, non c'è l'assenza ma una presenza che gela le vene e che più non è umana, che gode della sofferenza altrui e di sangue e di morte si fa portatrice. Gli si possono dare tanti nomi, ma la sostanza non cambia. Un abbraccio anche a te.
Immagini, le tue poesie, donano immagini, chiare che si imprimono dentro l'animo.
Immagini, le tue poesie, donano immagini, chiare che si imprimono dentro l'animo.
Grazie VoceVentosa per la Tua condivisione e apprezzamento. Non c'è Poesia se non c'è Poesia in chi l'ascolta, legge.