Ho sempre pensato che la vita fosse un fuoco che arde dentro, dove non si sa. Una bella torcia come quella che porta il tedoforo. Un fuoco che non si spegne mai, malgrado tutte le perdite e i crimini degli uomini. La vita eterna.

Un'energia che porta dentro pettegolezzi e infamie, vero affetto e giostre che girano. Il suo colore è vivido: rosso, verde e azzurro. La sua voce è cristallina, la vita si veste Armani, Versace e Saint Laurent, ma a volte il suo abito è la miseria.

la vita è consistente, leggera e pesante ed è un'illusione. Sbatte la sua consistenza, la sua leggerezza e la sua pesantezza, da uno specchio all'altro, lo specchio del dolore, quello del piacere, quello dell'amore e così via. Al pari di una pallina da ping pong fatta di fuoco eterno.

In certi casi essa è insensibile, anestetizzata dalla stupidità degli uomini che, scavando dentro le sue viscere, si trovano ancora una volta a tu per tu con la loro immagine serigrafata.